Marmo che abbandoni il mio cuore…
anzi no…
non sei tu…
io ti appoggio lento sul terreno
dove adesso mi trovo…
come farei con un mio figlio…
ho visto l’astro implodere…
mi spezzavi… ma non più adesso…
e il sospiro della terra… e dell’ambiente tutto
che ora ti sorregge…
diventa il singhiozzo della bestemmia
che non più mi riguarda…
io adesso sono il vento della quarta stagione
che scola per le strade…
sfiora le punte…
infrange il passato…
blocca le chiavi che girano…
rende vivo ciò era spento…
io vivo con la voglia di aprire un sorriso
che ho spesso voluto chiuso…
o… peggio… capovolto…
ma ora io vivo con la voglia di aprire un sorriso
e nel cuore la gioia lotta instancabile…
ribolle indomita e grida…
ride…
urla…
e se piange
lo fa soltanto in suo nome…
o nel nome di quella dolce e quieta malinconia…
preziosa compagna di via.